
Eccoci a dodici giorni dalla prima, i registi con gli attori che infittiscono le prove; Diego al montaggio, Gabriele alle musiche; corse a destra e sinistra per le scene e i costumi.
Alla conferenza stampa del Festival 11 Lune c’erano solo posti in piedi, la Fondazione ha presentato la sua produzione (Sui pedali della vita. Giuseppe Sabatini) creando grandi aspettative.
NO PANIC
Ecco il comunicato stampa:
Associazione ELICRISO e Compagnia LEELE in
“Sui pedali della vita, Giuseppe Sabatini”
di Andrea GIUNTINI
Aspettando la 60a Edizione della COPPA SABATINI
regia di Katia FRESE e Andrea GIUNTINI
con Matteo DONZELLI, Enrico FALASCHI, Roberta GERI, Andrea GIUNTINI, Leonardo MONTAGNANI, Alessandro TONELLI
bmx free style DATEK
coreografie Katia FRESE
scene e costumi Cristina CONTICELLI
musiche originali Gabriele BOCHICCHIO
video Diego PECORI
tecnico luci e fonica Luca TELLESCHI
costumi SARTORIA TEATRALE FIORENTINA
Una produzione della Fondazione Peccioliper
“Giuseppe Sabatini non usava tattiche o accorgimenti particolari. Vinceva e stravinceva ricorrendo solo alla forza dei muscoli, alla sua tenacia, alla sua caparbia volontà”
Mario Bartoli
In occasione della sessantesima edizione della Coppa Sabatini, gara ciclistica che si svolge ogni anno a Peccioli nel mese di ottobre, la Fondazione Peccioliper ha deciso di rendere omaggio al grande campione Giuseppe Sabatini ciclista pecciolese molto dotato ma altrettanto sfortunato, scomparso prematuramente all’età di 36 anni. Soltanto un anno dopo la sua tragica scomparsa la comunità di Peccioli volle istituire una competizione in sua memoria.
Il lavoro della Fondazione Peccioliper è divenuto ben presto un interessante viaggio nel mondo del ciclismo alla ricerca di Giuseppe “Libertario” Sabatini, uomo, padre, ciclista.
Nacque il 22 marzo del 1915 e fin da giovanissimo manifestò una forte passione per il ciclismo, tanto da giungere a costruirsi da solo la sua prima bicicletta.
Un ciclista, ma soprattutto un uomo nel cuore dei pecciolesi, simbolo di riscatto sociale per un’intera comunità tra le due guerre mondiali; una collettività che si è stretta forte intorno al suo campione nei momenti di trionfo e in quelli del dolore, che ha saputo custodire nel tempo non solo le bellezze dell’arte e del paesaggio, ma anche il ricordo di un atleta coraggioso che ha condiviso con essa i momenti più esaltanti della sua vita. Al di là delle tante vittorie e delle sconfitte emerge un uomo tenace, caparbio, forte, dal cuore generoso, capace di infiammare e unire intorno a sé l’orgoglio pecciolese, che non lo ha mai dimenticato.
Il lavoro di costruzione dello spettacolo teatrale, attraverso le interviste e lo studio dei materiali d’archivio dell’Unione Ciclistica Pecciolese, ben presto è riuscito a riunire tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrare e portare nel cuore il ricordo di Giuseppe Libertario: i figli, i nipoti, gli amici di Peccioli, i colleghi di un tempo.
Una ricerca e la ricostruzione del percorso umano e sportivo dell’uomo Sabatini con le sue aspettative, le sue amarezze e gli ostacoli del destino. Dai sogni del bambino alle speranze del giovane ciclista, dal dolore e dalla rabbia vissute durante la guerra in Libia, al ritorno a casa, alle difficoltà e al tramonto della carriera ma non del suo spirito sportivo.
Straordinaria partecipazione di Alessandro Tonelli, un bambino del territorio, nel ruolo del piccolo Giuseppe Sabatini.
Prima nazionale