consigli del Maestro per il MMXIII (1)

Dal Trattato della Pittura:

LXXII. Le cose finite  e spedite si devono fare d’appresso, e le confuse, cioè di termini confusi, si fingono in parti remote.

imgresLXXVIII. I reflessi delle parti illuminate che risaltano nelle contrapposte ombre alluminano o alleviano più o meno la loro oscurità, secondo che le sono più o meno vicine, con più o meno di chiarezza. Questa  tal considerazione è messa in opera da molti, e molti altri sono che la fuggono, e questi tali si ridono l’un  dell’altro. Ma tu per fuggir le calunnie dell’uno e dell’altro, metti in opera l’uno e l’altro ove son necessari, ma fa che le loro cause sieno note […]  e facendo così non sarai interamente biasimato, ne lodato dai vari giudizi, i quali se non saranno  d’intera ignoranza, fia necessario che in tutto ti laudino si l’una che l’altra setta.

Aggiungo:

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Una volta il lupo, la volpe e la lontra allevavano un maiale in società.
Gli portavano quel che trovavano, patate, rape, mele e pere
cadute dagli alberi, e pregustavano il giorno in cui avrebbero ucciso
il maiale per mangiarlo.
– Ah, sono proprio contento del mio maiale, – il lupo diceva.
– Tuo? E come mai? – si arrabbiava la volpe. – Perché dici sempre
«mio», quando sai bene che appartiene a tutti?
– Si vedrà, si vedrà a chi appartiene, – ridacchiava intanto la lontra.
Quando il maiale fu ingrassato al punto giusto, lo ammazzarono. Il lupo
fece subito per gettarglisi addosso, mentre la volpe si arrotava i denti.
Ma la lontra esclamò: – Un momento, un momento, sudicioni. Volete
mangiarlo senza nemmeno lavarlo? Guardate che orecchie sporche ha.
Presto, da qui allo stagno non ci sono che due passi, andiamo a lavarlo.
Sentirete, dopo, come sarà piú buono. Il lupo e la volpe ammisero che la lontra aveva ragione. Trascinarono il
maiale fino in riva all’acqua e cominciarono a lavarlo. Il lupo lo teneva
per le zampe di dietro, la volpe per la coda, e la lontra entrò in acqua dicendo:
– Tenetelo, che gli lavo le orecchie.
Invece di lavare il maiale, però, ci si appese con tutte le sue forze per
trascinarlo nell’acqua.
– Tieni forte, – gridò la volpe al lupo, – altrimenti casco dentro.
– Scivolo anch’io! – gridò il lupo, mentre finiva per terra. La volpe gli
rotolò addosso. Il maiale scivolò nell’acqua e la lontra lo portò in fretta su
un isolotto in mezzo allo stagno.
Invano il lupo e la volpe corsero su e giú intorno allo stagno, gridando
alla lontra: – Ridacci la nostra parte, ridacci la nostra parte o te ne
pentirai!
La lontra, per tutta risposta, fece una bella risata e si mangiò tutto il
maiale da sola.
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Titolo: Il lupo, la volpe e la lontra Paese: Francia Illustratore: Alberto Rebori 

Fiaba tratta da
ENCICLOPEDIA DELLA FAVOLA
Fiabe di tutto il mondo per 365 giorni
Raccolte da Vladislav Stanovsky e Jan Vladislav
Edizione italiana a cura di Gianni Rodari
Editori Riuniti (www.editoririuniti.it)

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“Il tuo peggior nemico non può farti del male tanto quanto i vostri pensieri incustoditi”

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Mi ha talmente ispirato che mi leggerò il Dhammapada per la contemplazione

Tutto ciò che siamo è generato dalla mente.
E’ la mente che traccia la strada.
Come la ruota del carro segue
l’impronta del bue che lo traina
così la sofferenza ci accompagna
quando sventatamente parliamo o agiamo
con mente impura.

Tutto ciò che siamo è generato dalla mente.
E’ la mente che traccia la strada.
Come la nostra ombra incessante ci segue
così ci segue il benessere
quando parliamo o agiamo
con purezza di mente.

UN MERAVIGLIOSO 2012

Per il 2012 mi auguro e auguro a tutti un anno non violento.
Un anno senza avidità, senza collera e senza stupidità. Auguro a tutti un anno generoso, sereno e pieno di saggezza.
UN MERAVIGLIOSO 2012!!

 

Il giorno
di Capodanno segna il primo giorno,
il primo mese, l’inizio dell’anno e l’inizio
della primavera. La persona che
celebra questo giorno accrescerà le sue
virtù e sarà amata da tutti, come la luna
diventa piena, muovendosi da occidente
a oriente e il sole risplende più luminoso,
avanzando da oriente a occidente.

….

Noi
persone comuni non possiamo vedere le
nostre ciglia che sono vicine né i cieli che
sono lontani. Ugualmente non capiamo
che il Budda esiste nel nostro cuore. Tu
potresti chiederti come il Budda possa
risiedere dentro di noi se il nostro corpo,
generato dallo sperma e dal sangue
dei genitori, è la fonte dei tre veleni e
la sede dei desideri carnali. Ma dopo ripetute
riflessioni si comprende quanto
ciò sia vero. Il puro fiore di loto sboccia
dalla melma, il profumato sandalo cresce
dalla terra, il grazioso bocciolo di
ciliegio spunta dall’albero, la bella Yang
Kuei-fei nacque dal ventre di una serva e
la luna si alza da dietro le montagne e le
rischiara. La sfortuna viene dalla bocca
e ci rovina, la fortuna viene dal cuore e
ci fa onore.
Il tuo cuore che desidera fare offerte
al Sutra del Loto all’inizio del nuovo
anno è come il fiore che sboccia dall’albero,
come il loto che si schiude in uno
stagno, come le foglie di sandalo che si
aprono sulle Montagne Nevose o come
la luna che comincia a sorgere.

N.Daishonin Gosho di Capodanno

non è facile riprendersi

“Si riceve grazie al potere della fede e si continua grazie al potere del pensiero costante”
“Un medico mediocre cura una malattia con una medicina, un grande medico cura una malattia grave con un potente veleno” N. Daishonin Sensei